giovedì 21 maggio 2015

L’app di Always che accompagna le donne

Da P&G nasce BackMeApp, l’app di Always che accompagna le donne
Il marchio di P&G ti accompagna nei momenti di pericolo, con una guida mobile sempre a portata di mano.
Take care - Con la campagna “Like a Girl” contro gli stereotipi di genere Always aveva riscosso uno strepitoso successo di pubblico e di critica (come testimoniano i numerosi premi vinti agli ultimi Webby Adwards). Ora il brand di Procter & Gamble si tuffa a piedi uniti nel mobile.


Capita a molte donne di sentirsi insicure, quando non spaventate, nel camminare per strada a notte fonda: c’è chi fa finta di parlare a telefono, chi accelera il passo e chi chiede un passaggio verso casa. E a volte tutto questo non basta, perché il pericolo può essere sempre dietro l’angolo.

Guardian angel - Ne Il cielo sopra Berlino degli angeli osservano dall’alto la città – invisibili eppure presenti – vigilando sui suoi abitanti. Il compianto Ian Curtis in uno dei suoi testi più belli esordiva con: “I’ve been waiting for a guide to come and take me by the hand”. E se vi dicessero che pure voi potete avere un guardian angel, una guida, a portata di mano? 

 

In collaborazione con Leo Burnett Italia (una costante: il video per “Like a Girl” è firmato Leo Burnett Toronto) Always ha presentato “BackMeApp” (un gioco di parole: back me up significa “dammi man forte, sostienimi”).
Si tratta di un’applicazione che consente la sincronizzazione del proprio smartphone con quello di un amico o di un’amica, che può seguire in tempo reale il vostro tragitto e intervenire immediatamente qualora qualcosa o qualcuno dovesse deviare o rallentare vistosamente il cammino.

Il buon samaritano - Quello che occorre fare è invitare la persona che si desidera avere per compagna e, una volta che questa abbia accettato, la si avrà al proprio fianco per tutto il percorso. Scampato qualsiasi pericolo, il buon samaritano riceverà un messaggio con la notifica di arrivo a destinazione e il ringraziamento per il sostegno offerto.

 

L’iniziativa è partita in Israele e si è già diffusa in altri Paesi (1,8 milioni i download e sono in costante crescita). Sui social network sono apparsi subito dei commenti entusiastici: dalla ragazza che esulta perché può andare in palestra anche alle 10 di sera alla mamma che può sentirsi molto più tranquilla nell’attesa che le figlie rincasino. Rimane, per il momento, senza risposta un quesito: quando arriverà in Italia?

Cappuccetto Rosso sangue - L’Ansa recentemente ha reso noto un dato agghiacciante: una donna su tre ha subito o subisce violenze fisiche e/o sessuali. Su scala mondiale. Fortunatamente, alcune associazioni da qualche tempo si muovono nella stessa direzione di BackMeApp: Hollaback! – onlus e movimento internazionale che vuole mettere fine alle molestie in strada commesse ogni giorno nel mondo, Italia compresa – ne è un esempio significativo.

 

Chissà come sarebbe diventata la fiaba di Cappuccetto Rosso – se la protagonista allontanatasi dalla nonna troppo a lungo e addentratasi in un luogo certamente pericoloso – avesse potuto contare su un aiuto simile: probabilmente il cacciatore sarebbe arrivato in soccorso già nella foresta, scongiurando le disavventure successive. Guai che nella finzione si rivelano comunque a lieto fine, laddove nella realtà spesso no.