lunedì 30 dicembre 2013

Anna Kuliscioff

Rivoluzionaria, femminista e “dottora dei poveri”

anna kuliscioffNacque a Moskaja, in Crimea, il 9 gennaio del 1853 (o 1857?), da famiglia ebrea. Nel 1871 all’età di 18 anni si trasferisce a Zurigo per studiare filosofia dove venne a contatto con movimenti anarchici che professavano ideali di uguaglianza sociale e di ribellione contro ogni tipo di autorità costituita.
Fu in seguito costretta dallo Zar a tornare in Russia, dove, insieme ad altri giovani, si unì nella “andata verso il popolo”, ovvero il lavoro nei villaggi a fianco dei contadini per condividerne la misera condizione .
Perseguitata dal regime a Mosca si rifugiò quindi di nuovo in Svizzera dove conobbe Andrea Costa, leader del movimento insurrezionale in Romagna, con il quale si trasferì a Parigi.  Nel ’78 Anna venne arrestata ed espulsa dalla Francia; pochi mesi dopo la stessa cosa si ripeté a Firenze e poi a Milano, sempre con l’accusa di ‘tentato sovvertimento dell’ordine costituito’.

Con Andrea Costa, dal quale aveva anche avuto una figlia, Anna condivideva la passione politica, anche se lui era molto più moderato di lei e non accettava le idee rivoluzionarie di Anna; lui era più tradizionalista, un uomo che apprezzava la complicità e la collaborazione della compagna nella vita pubblica, ma che  desiderava anche avere accanto nell’intimità una donna mite e remissiva, cosa che la Kuliscioff certo non era, vista la sua convinzione sulla assoluta parità dei sessi, che le impediva di cedere a qualunque compromesso.
Nel 1878 vennero espulsi entrambi e trovarono rifugio in Italia; Anna venne però processata a Firenze per aver cospirato con gli anarchici.
Dopo una breve permanenza in Svizzera, nel 1880 Anna raggiunse Costa a Imola, dove diede alla luce la loro figlia Andreina.
Nel 1881 la relazione tra i due terminò e Anna, portando con sé la figlia Andreina, tornò in Svizzera, dove si iscrisse alla facoltà di medicina. Quegli anni furono segnati dallo studio e dalla malattia, dato che a seguito del periodo in carcere a Firenze aveva contratto la tubercolosi.
Nel 1888 si specializzò in ginecologia, prima a Torino, poi a Padova. Con la sua tesi scoprì l’origine batterica della febbre puerperale, aprendo la strada alla scoperta che avrebbe salvato milioni di donne dalla morte dopo il parto. Si trasferì poi a Milano, dove cominciò ad esercitare l’attività di medico, recandosi tra l’altro anche nei quartieri più poveri della città. Dai milanesi venne chiamata la “dottora dei poveri”.
Nel frattempo si era legata sentimentalmente a Filippo Turati e si era trasferita a Milano, sempre portando con sé la figlia Andreina. Il salotto della loro casa milanese divenne la redazione di Critica sociale, la rivista del socialismo italiano
L’anno dopo venne arrestata con l’accusa di reati di opinione e di sovversione. Dopo qualche mese venne scarcerata per indulto. Elaborò  una legge a tutela del lavoro minorile e femminile che, presentata al Parlamento dal Partito Socialista, venne approvata nel 1902 come legge Carcano, n°242.

Anna, assieme alla sindacalista Maria Goia, ebbe parte attiva anche nella lotta per l’estensione del voto alle donne tanto che, col suo sostegno, nel 1911 nacque il Comitato Socialista per il suffragio femminile.
L’anno successivo, però, una legge di Giolitti sull’istituzione del Suffragio universale solo maschile, che estese tra l’altro il diritto di voto anche agli analfabeti che avessero compiuto i trent’anni, continuò ad escludere le donne dal diritto di voto. Per Anna iniziò un periodo di scoramento, durante il quale anche il rapporto con Filippo Turati si incrinò.
Morì a Milano nel 1925. Durante il funerale alcuni fascisti si scagliarono contro le carrozze del corteo funebre. Fu ed è sepolta nel Cimitero Monumentale di Milano. In suo onore a Milano è stata costituita la Fondazione Anna Kuliscioff, che ha una biblioteca di 35.000 volumi e opuscoli tutti dedicati alla storia del Socialismo.
Tra le sue opere:
  • Il monopolio dell’uomo: conferenza tenuta nel circolo filologico milanese, Milano, Critica sociale, 1894.
  • A. Kuliscioff, F. Turati Il *voto alle donne: polemica in famiglia per la propaganda del suffragio universale in Italia, Milano, Uffici della critica sociale, 1910.
  • Proletariato femminile e Partito socialista: relazione al Congresso nazionale socialista 1910, Milano, Critica sociale,1910.
  • Donne proletarie, a voi…: per il suffragio femminile, Milano, Società editrice Avanti!, 1913.
  • Lettere d’amore a Andrea Costa, 1880-1909, Milano, Feltrinelli, 1976.
Fonti : qui  qui qui

Nessun commento:

Posta un commento