Turchia... direi che nulla capita per caso e quindi che sia un "momento" critico con l'isis in circolazione, per cui la censura purtroppo non mi meraviglia!
Comunque sia, credo proprio che se non si parla con naturalezza quando si spiega il sesso (quando si fa "educazione sessuale") il motivo sia da ricercare nella "vergogna inculcata" anche a chi lo spiega.
In Italia non si spiega con gli anatroccoli, certo che no, ma quante sono le persone che ne parlano con naturalezza? e in quante scuole si fa educazione sessuale? Io non lo so, ma so che il sesso è una delle funzioni biologiche di ogni essere vivente (tranne che per le specie ermafrodite), non ci piove! eppure... ancora per la stragrande maggioranza non c'è naturalezza nel parlarne.
Il diritto delle donne passa anche attraverso una corretta educazione sessuale. Se si negano o nascondono le cose, i giovanissimi cresceranno con idee sbagliate.
questo l'articolo di Marta Ottaviani su LaStampa
Turchia, il sesso spiegato con gli anatroccoli Nei libri di scuola turchi per le medie, le illustrazioni che mostravano gli organi della riproduzione sono stati sostituiti da immagini di anatroccoli. I sindacati della scuola contro le nuove disposizioni del ministero dell’Educazione: “Una grave forma di censura si è abbattuta sui libri di testo”
Se continua così, gli studenti turchi penseranno che i bambini e i
cuccioli degli animali nascano sotto i cavoli. La Mezzaluna è travolta
dall’ennesima polemica che vede al suo centro l’esecutivo
islamico-moderato, al governo nel Paese da oltre 10 anni e sempre più
accusato di aver dato vita deriva autoritaria e conservatrice, anche per
quanto riguarda la vita personale dei singoli.
Tutto è cominciato a inizio settimana, quando Abdullah Tunali,
psicologo, già a capo di un branch locale del sindacato insegnanti, ha
lanciato l’allarme dalla laica Smirne: i libri di biologia della sesta
classe (le nostre medie) sono stati pesantemente ritoccati e privati di
alcune immagini, con poca fantasia i disegni che riproducono gli organi
riproduttivi maschili e femminili. Se nei tesi dello scorso anno infatti
si vedono di che cosa siano composti gli apparati riproduttivi, in
quelli di quest’anno ci sono foto di mamme con neonati e animali con i
rispettivi cuccioli, soprattutto anatroccoli e orsacchiotti. Un modo per
evitare che gli adolescenti scoprano troppo in fretta come sono fatti
un uomo e una donna.
“Nelle edizioni passate – ha detto Tunali al quotidiano Hurriyet – il
funzionamento di questi organi veniva spiegato in modo chiaro e
scientifico come qualsiasi altra parte del corpo. Quest’anno si è
abbattuta una grave forma di censura”. Il sindacalista ha affermato che è
preoccupante che negli anni dell’età evolutiva i giovani non ricevano
un’istruzione adeguata e scientifica su come sia fatto e funzioni
l’altro sesso. “Una carenza del genere – ha continuato Tunali – può
determinare un’alterazione seria dello sviluppo dei ragazzi che, spinti
dalla curiosità, possono decidere di cercare materiale su siti
pornografici o per soli adulti”.
Non è la prima volta che il ministero dell’Istruzione turco finisce
sotto la lente di ingrandimento dei sindacati. Era successo qualche mese
fa e la denuncia era partita sempre da Smirne, una delle città turche
con lo stile di vita più occidentale. Lo scorso anno il Provveditorato
agli Studi della località egea aveva chiesto di ritirare il capolavoro
di John Steinbeck, Uomini e Topi dalla lista del 100 libri consigliati.
La motivazione della censura erano alcuni passi del testo, giudicati
“contrari alla morale” e “diseducativi”.
A settembre, poi, gli studenti turchi sono stati colpiti da un duro
provvedimento che porta la firma del governo centrale di Ankara e che,
se da una parte liberalizza l’utilizzo del turban, il velo islamico
della tradizione turca, fin dall’età di 10 anni, dall’altra ha attuato
un giro di vite, impedendo agli studenti di portare cappelli, berretti,
piercing. Tolleranza zero anche verso i tatuaggi le tinte di capelli e
make up troppo appariscenti e barba e baffi per i ragazzi.
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