martedì 3 febbraio 2015

Diverse tipologie di violenza contro la donna

Scritto da Cotrina Madaghiele  
Venerdì 16 Gennaio 2015

VIOLENZA SESSUALE
Ogni forma di imposizione e di coinvolgimento in attività sessuali non desiderate anche all’interno della coppia.
Ad esempio: stuprare, costringere ad un rapporto sessuale, insultare, umiliare o brutalizzare durante un rapporto sessuale, prendere con la forza, mettere in ridicolo i comportamenti sessuali della donna, fare pressioni per l’utilizzo o la produzione di materiale pornografico, costringere a rapporti sessuali con o in presenza di altre persone, richiedere o imporre di atti sessuali per mantenere il posto di lavoro o progredire nella carriera, imporre un aborto, obbligare a portare a termine la gravidanza, imporre rapporti sessuali non protetti, vietare di far ricorso alla contraccezione, mutilare gli organi genitali, richiedere la “prova” di verginità, richiedere la sterilizzazione forzata, obbligare alla prostituzione, fare pressioni e ricatti per sottoporsi a rapporti sessuali non desiderati.


VIOLENZA FISICA
Tutti i maltrattamenti fisici esercitati su un’altra persona.
Ad esempio: spintonare, costringere nei movimenti, sovrastare fisicamente, rompere oggetti come forma di intimidazione, sputare contro, dare pizzicotti, mordere, tirare i capelli, gettare dalle scale, tirare pugni, tirare calci, picchiare, schiaffeggiare, bruciare con le sigarette, privare di cure mediche, privare del sonno, sequestrare, impedire di uscire o di fuggire, strangolare, pugnalare, uccidere, minacciare, immobilizzare, soffocare, usare armi da taglio o da fuoco.


VIOLENZA PSICOLOGICA
È ogni forma di abuso e mancanza di rispetto che lede l'identità della donna, che offende e mortifica la dignità di una donna, che ne mina la fiducia personale, che ne limita le potenzialità, che la isola e la esclude.Accompagna quasi sempre la violenza fisica ed in molti casi la precede.
Ad esempio: svalorizzare, trattare come un oggetto, attribuire eccessiva responsabilità, indurre senso di privazione, assumere un comportamento persecutorio, indurre una paura cronica, deridere, molestare verbalmente, insultare, isolare, dimostrare estrema gelosia, ossessività e controllo eccessivo, minacciare verbalmente di abuso, aggressione o tortura dirette alla donna e a familiari, figli e amici, minacciare di abbandono, divorzio, danneggiare e distruggere oggetti di proprietà della donna, fare ricatti materiali o morali, fare critiche avvilenti o continui confronti con altre donne o precedenti partner, controllare le azioni (controllo degli orari, delle spese, delle relazioni, delle scelte), le parole (correzione continua), ostacolare a perseguire propri obiettivi e desideri, imporre un determinato abbigliamento, mostrare indifferenza alle richieste affettive, rifiutarsi di svolgere lavoro domestico e/o educativo, obbligare/minacciare di far tornare al paese d’origine, minacciare il suicidio o autolesionismo da parte del partner, controllare il cellulare o il computer.


VIOLENZA ECONOMICA
Ogni forma di privazione e controllo che impedisca alla donna di essere economicamente indipendente.
Ad esempio: privare delle informazioni relative al conto corrente e alla situazione patrimoniale e reddituale del partner, non condividere le decisioni relative al bilancio familiare, costringere a fare debiti, tenere in una situazione di privazione economica continua, impedire di lavorare, sminuire il lavoro della donna, obbligarla a licenziarsi o a cambiare tipo di lavoro oppure a versare lo stipendio sul conto dell'uomo, occultare la situazione patrimoniale, non adempiere ai doveri di mantenimento stabiliti dalla legge, appropriarsi dei risparmi della donna e usarli a proprio vantaggio, controllare le spese personali della donna o spese famigliari.


VIOLENZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Ogni forma di violenza morale o psichica (mobbing) e ogni comportamento che danneggia l’integrità psico-fisica della donna nel rapporto e nel luogo di lavoro.
Ad esempio: ricattare sessualmente per l’assunzione, per l’avanzamento di carriera, per il rinnovo del permesso di soggiorno, fare un ricatto occupazionale legato alla gravidanza (dimissioni in bianco), obbligare al lavoro forzato, avere comportamenti inopportuni per motivi sessuali come il contatto fisico e le avances, le osservazioni a sfondo sessuale, l’esibizione di pornografia e richieste sessuali, sia a parole che a fatti.


STALKING
Con il termine stalking si è soliti indicare una serie di atteggiamenti/comportamenti (c.d. atti persecutori) tenuti da un soggetto nei confronti di un altro soggetto/vittima, mediante persecuzione e al fine di ingenerare nello stesso paura ed ansia, compromettendo, in tal modo, il normale svolgimento della vita quotidiana.Tali comportamenti persecutori ed ossessivi verso la donna, sono volti ad assillarla, controllarla, spaventarla, farla desistere circa le proprie decisioni, rendere pubblici aspetti della sua vita privata, denigrarla o diffondere falsità sul suo conto sulla rete.
Ad esempio: fare telefonate e inviare lettere anonime, sms ed e-mail molesti ed ossessivi, inviare regali non desiderati, pedinare, appostarsi sotto casa o al lavoro o a scuola, violare il domicilio, violare la casella di posta e di account di social network, fare scenate nei luoghi di lavoro, minacciare di violenza la donna o persone a lei care, aggredire, creare pagine web con messaggi intimidatori o pubblicità erotiche col nome della vittima, pubblicare online di foto della vittima scattate di nascosto.


VIOLENZA ASSISTITA INTRAFAMILIARE
Ogni atto di violenza agito su un membro della famiglia (nella maggior parte dei casi si tratta della madre che subisce violenza dal proprio marito/compagno) a cui un minore assiste direttamente o indirettamente. Gli effetti psicologici della violenza assistita possono essere molto gravi per i minori spesso costretti a mantenere il segreto su ciò che succede in famiglia. Spesso manifestano gli stessi disturbi che affliggono la madre maltrattata: disturbi del sonno, dolori cronici, ansia, perdita della fiducia in sé e negli altri.


MUTILAZIONI GENITALI
La mutilazione genitale femminile (MGF) comprende tutte le procedure che includono la rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre lesioni per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche.


TRATTA
Si definisce tratta il fenomeno della prostituzione forzata e della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale e/o lavorativo.


VIOLENZA DETERMINATA DAL DIVERSO ORIENTAMENTO SESSUALE
La discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere si riferisce all’insieme di stereotipi, rappresentazioni, pregiudizi emotivi e comportamenti orientati a determinare processi di esclusione, condanna, stigmatizzazione, allontanamento, negazione, violenza nei confronti di ciò che non è inquadrabile nei modelli dominanti di orientamento sessuale e di identità di genere.


Cotrina Madaghiele, Presidente Associazione Genere Femminile

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