sabato 25 luglio 2015

Manifestazione contro la sentenza di Firenze


Martedì 28 luglio alle ore 21.00
Prossima settimana · 33°C / 18°C Sereno
Fortezza da Basso
Viale Filippo Strozzi, 1, 50129 Firenze


Ci riprendiamo la Fortezza perché …

- le motivazioni della sentenza di Firenze sono inaccettabili;
- questa sentenza ha leso l’autodeterminazione di tutte le donne;
- il processo è stato fatto alla ragazza e alla sua vita;
- vogliamo sapere perché la procura generale non ha fatto ricorso facendo scadere i termini.

Riaffermiamo la nostra libertà: siano processati i violenti e non le vittime!

Non vogliamo essere giudicate per come ci vestiamo, per il nostro orientamento sessuale e i nostri comportamenti.

Troviamoci martedì 28 luglio alle 21,00 all’ingresso principale della Fortezza da Basso in piazza Bambine e Bambini di Beslan, Firenze.

Hanno promosso e aderito:

Unite in rete, Artemisia, TOSCA – Coordinamento toscano centri antiviolenza, Di.Re., Libere tutte Firenze, Il Giardino dei Ciliegi, Collettivo DeGenerate, Azione gay e lesbica, IREOS, Libreria delle donne, Associazione Fiesolana 2b, Intersexioni, ARCI Firenze e Toscana, Rete Genitori Rainbow, Coordinamento contro la violenza di genere e il sessismo, Coordinamento donne CGIL Firenze e Toscana, LeMusiquorum, Gruppo DDD, Laboratorio per la laicità, Rete donne SEL, Gruppo consiliare Firenze Riparte a Sinistra, on. Marisa Nicchi, sen. Alessia Petraglia, Daniela Lastri.

Altre adesioni

Arcilesbica Firenze, Crs, Corrente alternata, Coltiviamo Cultura in Genere, Nuove Generazioni su Orme Radio, Resistenza Femminista, Pasionaria.it, COSPE, Mi diras Nur progetto contro la violenza dell'Associazione Mahila, Khadija Cirafici, Centro AntiViolenza Associazione "donne insieme valdelsa", colle val d elsa (SI), Comitato Territoriale ARCIGAY Leonardo Da Vinci di Grosseto, Nosotras Onlus, Associazione Progetto Arcobaleno Onlus, Lei disse sì, Il Gruppo - Siena, Associazione Re.Li.Ve (Relazioni Libere dalle violenze), Associazione Evelina De Magistris Livorno, ArciLesbica Nazionale, La Casa Internazionale delle Donne di Roma, Collettiva AutonoMia di Reggio Calabria, Associazione Evelina De Magistris Livorno, Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti (CAM) di Firenze, Ferrara, Roma e Cremona, Periferie al Centro - Fuori Binario, Centro antiviolenza la Nara di prato, Compagnia DanzArte di Livorno, ARCI nazionale

Cristina Obber, Barbara Bonomi Romagnoli, Maria Luisa Boccia, Aglaia Viviani, Donatella Golini, Laura Gaspari, Elisabetta Togni Dalla Torre, Farideh Karamloui, Simona Sforza, Daniella Vangieri, Monica Sgherri, Papi Buzz, Alessandra Giannini, Luca Sparnacci, Evelina Visani, Francesca Pontani, Mirella Sarti, Roberta Montanari, Paola Borsoi, Maddalena Robustelli, Francesca Moccagatta, Adriana Nannicini, Rita Murgia, Gianna Massari Michelotti, Debora Mastronardi, Albalisa Sampieri, Bia Sarasini,

Sindacato Cobas quadrifoglio, Filcams Cgil Grosseto, Coordinamento donne Fisac Firenze, Federazioni Lavoratori della Conoscenza di Firenze (FLC CGIL), coordinamento Donne Filt Cgil,Coordinamento donne Fisac Cgil nazionale, coordinamento donne CGIL Pisa, USB Toscana

L’Altra Europa con Tsipras – comitato Fiorentino, Sì Toscana a Sinistra, Retedem -PD Toscana, Eleonora Forenza gruppo GUE/NGL, Comitati Possibile Firenze, Emanuela Periccioli delegata di pari opportunità del comune di Borgo San Lorenzo,

Le adesioni sono aperte.

Inviate la mail di adesione a uniteinrete@gmail.com

Se vi fa piacere preparate cartelli e striscioni con le parole del testo e portate una pila.

fonte dell'evento: https://www.facebook.com/events/1013313712014907/

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E' stata lanciata anche una petizione per questo caso: 
lo scorso marzo la Corte d'appello di Firenze ha assolto sei ragazzi condannati in primo grado per aver violentato in gruppo una ragazza. Alcuni giorni fa sono state rese note le motivazioni della sentenza: secondo la Corte si tratterebbe di una vicenda "incresciosa", "non encomiabile per nessuno", ma "penalmente non censurabile". In sostanza, con la sua denuncia, la ragazza avrebbe voluto "rimuovere" quello che riteneva essere stato un suo "discutibile momento di debolezza e fragilità".
per firmarla clicca sul link "Giudici di Firenze, vergognatevi della vostra sentenza! #nessunascusa".

Mi sono soffermata a leggere qualche commento che appare sotto la petizione e...

"Chi ha organizzato la petizione stia attento perchè tra poco cominceranno a fioccare querele" (segue questo link
http://www.vanityfair.it/news/italia/15/07/21/risposta-avvocato-ragazzi-lettera-ragazza-fortezza-del-basso  dove si può leggere la lettera di uno degli avvocati dei ragazzi).

Uno stralcio finale: "Fino ad oggi avevamo deciso di non rispondere ai numerosi articoli di stampa né alle provocazioni dei tanti che, senza conoscere neppure una pagina delle migliaia che compongono l’istruttoria di questo processo, si sono permessi di esprimere giudizi gravemente lesivi della dignità e della reputazione dei Giudici della Corte d’Appello di Firenze nonché delle sei vittime di questo processo; dopo oggi, rivendichiamo la verità storica e processuale degli accadimenti e preannunciamo che agiremo nei confronti di chiunque tenti di distorcene il contenuto".

e ancora:


"Siete stati ingannati. Questa petizione è una menzogna. Leggete la sentenza integrale qui": https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/07/23/firenze-testo-sentenza-di-assoluzione-per-stupro-di-gruppo-alla-fortezza-da-basso/

ma voglio aggiungere anche questo:


"Come donna molestata a quindici anni e come persona, come direttore editoriale di un portale e come presidente di un comitato no profit sul "diverso" visto come elemento di arricchimento reciproco sono profondamente basita e disgustata da una scelta del genere anche se non avendo i documenti e gli atti processuali è difficile pronunciarsi in merito. Ad ogni modo, firmo per un potere della Magistratura più garantista di TUTTI i cittadini, indipendentemente dall'orientamento sessuale". www.pianetanewage.it



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Dopo di che, vorrei ricordare (ma l'intera Italia credo lo ricordi) che perfino nel processo per Donatella Colasanti e Rosaria Lopez la difesa spostò l'attenzione sul comportamento e sulla vita delle due vittime. Certo la sentenza fu diversa, ma comunque si passò a scandagliare la vita delle due vittime! (come se potesse essere una giusta causa essere state trattate in quel modo degno di un film horror).

In questi giorni si sta discutendo molto su sentenza giusta/sbagliata, credibilità/non credibilità, gogna/castrazioni chimiche, vergogna/svergogna, vero/falso ... Non partecipo alle discussioni perché non posso e non voglio diventare "giudice" o "carnefice", "colpevolista" o "innocentista", "difensore" o "detentore di verità" che non posseggo, ma una cosa la so per certo e qui la dico:
Penso sia ora di scardinare la mentalità del "se l'è andata a cercare".
Penso sia ora di demolire le tesi di chi sostiene che avere una sessualità attiva significhi mancare completamente di morale, dignità e rispetto per sé stesse e che quindi diventa "normale" questo trattamento di sopruso.
Eh no, non è così altrimenti significherebbe che se la vittima facesse la prostituta di professione (per scelta, oppure costretta che sia) l'atto sarebbe più che giustificato!
Eh no, non può essere così. 
Penso che si debba sostenere con forza che le abitudini sessuali di una persona non la qualificano moralmente, e che queste non devono intaccare minimamente la sua libertà di scegliere cosa fare del proprio corpo.
Penso che non debba succedere ancora che proprio in queste convinzioni lo stupro possa continuare a trovare legittimità.
Penso che la difesa debba attenersi ai fatti denunciati e (facendo il proprio lavoro) comprovare l'innocenza dei denunciati e non tendere a far finire sul banco degli imputati la denunciante affinché si scandaglino i particolari più intimi della vita sessuale con interrogatori umilianti nella speranza che cada in contraddizione.

"se fossi morta sarei stata più credibile"?

Ho seri dubbi a tal proposito.

1 commento:

  1. Madonna e lo stupro: non denunciatelo! potete darle torto?

    https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/03/14/madonna-e-lo-stupro-non-denunciato-potete-darle-torto/

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