Come ha affermato la deputata Jessie Kabwila:
«È necessario sostenere le donne le quali non possono affermarsi se non possono accedere all’istruzione»
Una legge attesa da tempo per un paese che figura al nono posto mondiale tra i paesi in cui questa pratica è più diffusa, secondo Faith Phiri, direttrice del gruppo diritti ragazze Empowerment Network delle donne (GENET).
Dati che sono confermati anche dal rapporto di Human Rights Watch, in cui emerge come la metà delle ragazze del Malawi si sposano entro o prima dei 18 anni, e che spesso l’età può scendere anche a 10.
Prima la scuola, poi il matrimonio
Fortunatamente gli effetti di questa legge si sono manifestati
subito, il buon esempio è stato dato da Inkosi Kachindamoto, capo di un
villaggio di Dedza il quale ha subito voluto dare un segnale forte,
annullando oltre 300 matrimoni. Come ha dichiarato al Nyasa Times (leggi qui l’articolo completo):
“Ho annullato 330 matrimoni dei quelli 175 erano di spose-bambine e 155 di ragazzi-padri. Volevo che andassero a scuola e questo ha funzionato. Non voglio matrimoni in età giovanile, devono andare a scuola, nessun bambino dovrebbe essere trovato a bighellonare a casa o a svolgere lavori domestici durante le ore scolastiche.
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