"Magari moriremo. E allora? La storia non morirà. E la storia sta con noi. Noi siamo nel giusto"
Queste le parole di Saiwa Bugaighis, l'avvocata delle donne e attivista per i diritti umani, assassinata a Bengasi il 25 giugno dalle milizie islamiste.
Saiwa era vicepresidente della Commissione per il Dialogo nazionale in Libia e attivista in prima linea nella difesa dei prigionieri politici. Più volte si era espressa contro il pericolo posto da gruppi islamisti fondamentalisti per il processo di costruzione nazionale.
Il suo assassinio è la prova della vulnerabilità delle nostre lotte e dell'impotenza di fronte alla brutalità dell'intolleranza fanatica, ma noi vogliamo ricordare la forza del suo coraggio civile e dell'intelligenza critica.
E' necessario che la sua lotta e la sua morte non restino isolate dall'indifferenza, ma che al contrario siano la base di nuove prospettive coraggiose per costruire alternative alla guerra e ai regimi autoritari.
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