Dee indù col volto tumefatto contro la violenza domestica
Le immagini delle più popolari dee indù campeggiano in tutta l’India
ma nessuno le ha mai viste così: hanno il volto tumefatto, gli occhi
pesti. Anche Durga, la più potente. L’«invincibile guerriera» è ritratta
con la faccia ferita, come Saraswati (conoscenza) e Lakshmi
(prosperità).
I loro volti — rivisti e corretti a colpi di make up —
sono i protagonisti di una singolare campagna indiana contro la violenza
domestica, promossa da Save Our Sisters, un’iniziativa di Save the
Children.
Nonostante la venerazione per le donne propria dell’induismo,
la religione più popolare in India, il Subcontinente «non è un Paese per
donne»: nella «terra degli stupri», ogni 20 minuti avviene un abuso
sessuale, stima la Bbc.
La campagna sottolinea l’incongruenza di avere
donne forti nella mitologia e donne bistrattate nella realtà: «Prega di
non vedere mai questo un giorno. Oggi più del 68% delle donne in India è
vittima di violenza domestica. Domani sembra che nessuna donna sarà
risparmiata. Nemmeno quelle che preghiamo».
A quasi un anno dalla grande mobilitazione dell’opinione pubblica
seguita al caso della studentessa morta dopo essere stata violentata su
un bus a New Delhi, le denunce di stupro e violenza domestica nel
Subcontinente sono aumentate rispetto ai 600 casi di New Delhi e ai
244.270 in tutta l’India del 2012.
Un segnale desolante: il disprezzo
verso la donna resta radicato.
Ma anche un dato incoraggiante: le donne
indiane stanno trovando il coraggio di parlare.
Nessun commento:
Posta un commento