martedì 10 settembre 2013

Singolare campagna in India

Dee indù col volto tumefatto contro la violenza domestica




Le immagini delle più popolari dee indù campeggiano in tutta l’India ma nessuno le ha mai viste così: hanno il volto tumefatto, gli occhi pesti. Anche Durga, la più potente. L’«invincibile guerriera» è ritratta con la faccia ferita, come Saraswati (conoscenza) e Lakshmi (prosperità). 
I loro volti — rivisti e corretti a colpi di make up — sono i protagonisti di una singolare campagna indiana contro la violenza domestica, promossa da Save Our Sisters, un’iniziativa di Save the Children. 

Nonostante la venerazione per le donne propria dell’induismo, la religione più popolare in India, il Subcontinente «non è un Paese per donne»: nella «terra degli stupri», ogni 20 minuti avviene un abuso sessuale, stima la Bbc. 

La campagna sottolinea l’incongruenza di avere donne forti nella mitologia e donne bistrattate nella realtà: «Prega di non vedere mai questo un giorno. Oggi più del 68% delle donne in India è vittima di violenza domestica. Domani sembra che nessuna donna sarà risparmiata. Nemmeno quelle che preghiamo».

A quasi un anno dalla grande mobilitazione dell’opinione pubblica seguita al caso della studentessa morta dopo essere stata violentata su un bus a New Delhi, le denunce di stupro e violenza domestica nel Subcontinente sono aumentate rispetto ai 600 casi di New Delhi e ai 244.270 in tutta l’India del 2012. 
Un segnale desolante: il disprezzo verso la donna resta radicato. 
Ma anche un dato incoraggiante: le donne indiane stanno trovando il coraggio di parlare.

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