Addio alla Nobel Doris Lessing, l'Africa fu la sua musa
E' morta all'eta di 94 anni la
scrittrice britannica Doris Lessing, vincitrice del Nobel per
la Letteratura nel 2007. Lo riferisce il Guardian. Autrice di
ben 50 romanzi, la Lessing fu testimone dei totalitarismi del
secolo scorso ed autorevole intellettuale.
L'Accademia di
Stoccolma, nel conferirle il Nobel, l'aveva premiata perché
nei suoi romanzi aveva raccontato "l'epopea dell'esperienza
delle donne", basandosi sulla vita vissuta in Africa e in
Inghilterra e sulle contraddizioni dell'universo femminile,
condensate in quello che è probabilmente la sua opera più
conosciuta, "Il taccuino d'oro" del 1962. Si tratta del diario
di una donna, Anna Wulf, che cerca una via d'uscita dal caos,
dall'ipocrisia e dallo stordimento della sua generazione. Un
libro divenuto per molti un 'cult' della letteratura
femminista, ma non per l'autrice che invitava le donne a
battersi per cambiare le leggi obsolete che le riguardano
anziché disperdere "molte energie" a insultare i maschi.
La Lessing giudicava superato "il femminismo di una volta,
quando le donne non avevano neppure il diritto di voto" e
lamentava il fatto che "molte donne al potere che assumono
atteggiamenti molto maschili".
Doris Lessing aveva smesso di
incarnare il femminismo ma non di raccontare il mondo delle
donne e il mondo come sarebbe se le donne non vi fossero.
Nata in Persia (Iran), figlia di genitori inglesi, nel
1919, Doris May Taylor trascorse l'infanzia a Kermanshah dove
il padre lavorava in una banca. Nel 1925 la famiglia si
trasferì in Rhodesia, allora colonia britannica e oggi odierno
Zimbabwe di Robert Mugabe, accusato dalla scrittrice di aver
messo in piedi un "regno del terrore" dove non si può scrivere
liberamente nè comprare libri.
Lasciò la casa paterna nel
1937, si iscrisse al Partito comunista, che abbandonerà nel
1954, e sposò in seconde nozze l'attivista politico
ebreo-tedesco Gottfried Lessing, dal quale si separo' nel 1949.
Poi trasferisce in Inghilterra col figlio minore, Peter, e lì
pubblica il suo primo romanzo "L'erba canta" nel 1950. Da quel
momento in poi si dedica a tempo pieno alla scrittura e il
sucesso arriva.
Per alcuni libri decide di usare lo pseudonimo di Jane
Somers per vedere se verrà pubblicata comunque.
Nel 1983,
pubblica "Il diario di Jane Somers", un romanzo sull'amicizia
di una giovane donna, Janna, e di una vecchia signora, Maudie.
La sua vita, ha detto Nicholas Pearson, il suo editor
all'HarperCollins, è stata "un grande dono alla letteratura. Anche in eta' avanzata fu intellettualmente vivace e cursiosa
sui cambiamenti che avvengono intorno a noi. Ci mancherà
enormemente".
I suoi libri sono stati pubblicati in Italia per
la maggior parte da Feltrinelli.
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