Questo articolo è del maggio 2013 ma lo propongo oggi perchè mi sembra il caso che non venga sottovalutato questo dato di fatto. Inoltre qui si parla di UNA gang ma... chissà quante altre ce ne sono! Purtroppo in questi giorni ne abbiamo viste di tutti i colori combinate dagli estremisti...
“Il loro codice di abbigliamento, dalle minigonne ai top senza
maniche, è ritenuto dagli Imam e dai loro seguaci, corrispondere alla
loro impurità e immoralità. Secondo questa mentalità, queste donne
bianche meritano di essere punite e quindi, per il loro comportamento,
essere sfruttate e degradate con lo stupro”.
E’ emerso che la banda di stupratori islamici di Oxford è
stata promossa dagli imam che predicano ai seguaci a pensare che le
donne bianche meritano di essere “punite”. Lo ha ammesso lo stesso
esponente islamico Taj Hargey.
Secondo lui razza e religione sono indissolubilmente legate alla
recente ondata di stupri della “gang di Oxford”, in cui uomini musulmani
hanno preso di mira ragazze bianche minorenni. Tutti gli aguzzini erano
islamici di differenti paesi, e tutte le vittime ragazzine inglesi
bianche.
All’inizio di questa settimana sette membri del gruppo di
Oxford sono stati giudicati colpevoli di rapimento, stupro e atti di
“estrema depravazione” nei confronti di giovanissime inglesi.
I sette musulmani ”deliberatamente presero di mira
vulnerabili ragazzine bianche, che consideravano come ‘carne facile’,
per usare uno dei loro termini rivelatori “.
Questo atteggiamento è stato promosso dai leader religiosi.
“A
un certo livello, la maggior parte degli imam nel Regno Unito
semplicemente utilizza i sermoni per promuovere l’uso del hijab e
anche del burka tra i loro aderenti di sesso femminile. Ma
il risultato è la misoginia brutale che vediamo in quello che è accaduto a
Oxford. Perché per loro chi non ha burka o velo è una puttana e come
tale deve essere trattata”.
Agli islamici nelle moschee viene insegnato che le donne
sono “cittadini di seconda classe, poco più di beni mobili o beni sui
quali hanno autorità assoluta”, afferma.
“Il punto di vista dei predicatori islamici nei confronti delle donne bianche può essere spaventoso. Essi incoraggiano i loro seguaci a credere che queste donne sono abitualmente promiscue e prostitute da stuprare.
“Il loro codice di abbigliamento, dalle minigonne ai top senza
maniche, è ritenuto dagli Imam e dai loro seguaci, corrispondere alla
loro impurità e immoralità. Secondo questa mentalità, queste donne
bianche meritano di essere punite e quindi, per il loro comportamento,
essere sfruttate e degradate con lo stupro “.
FONTE
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