sabato 6 settembre 2014

Lo sfruttamento delle donne nel Mondo, dal Sud America all'Asia

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La condizione delle donne nell’ America Latina e in Asia è ancora molto complicata, qualcosa però sembra cambiare.

Ci sono angoli del Mondo in cui la donna vive ancora situazioni di violenza e discriminazione davvero molto forti. Molte società patriarcali vivono la figura femminile come un accessorio senza diritto e di totale proprietà dell’uomo. Se in Occidente stiamo lavorando, ormai da anni, per ottenere la parità di genere, in Asia e in Sud America la situazione è molto diversa.

vedi video qui http://www.pinkblog.it
 
In Asia, soprattutto in India, alle donne sono riservati i lavori più umilianti e più duri, molto spesso le coppie in attesa scelgono l’aborto di genere, perché una bambina oltre a essere poco produttiva è anche un costo. Ha bisogno di una bella dote per trovare marito.
Anche il Sud America è un Paese estremamente maschilista, ma qualcosa sta cambiando.
Numerosi Stati sono guidati da donne. Contiamo:
- l’Argentina (Cristina Kirchner),
- il Brasile (Dilma Rousseff),
- il Cile (Michelle Bachelet),
- il Costa Rica (Laura Chinchilla),
- la Giamaica (Portia Simpson)
- Trinidad e Tobago (Kamla Persad-Bissessar).
Si tratta di un record che a oggi condivide con l’Europa, che analogamente può contare su sei donne al potere (Germania, Lituania, Danimarca, Slovenia, Kosovo e San Marino). In Asia sono invece soltanto tre: Bangladesh, Corea del Sud e Thailandia.

Bisogna però ammettere una cosa importante: la rappresentanza femminile dimostra che sta incominciando a esserci un’apertura alle donne, ma non risolve il problema dello sfruttamento, perché i ruoli di potere (quelli veri) sono comunque maschili e in America Latina. Che cosa vuol dire? La situazione lavorativa è caratterizzata da salari bassi, da giornate lunghe, anche di 14 ore e violazioni costanti dei diritti e della dignità. Considerate che in Messico per essere assunte le donne devono presentare un certificato medico che dimostri che non sono gravide.

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