sabato 29 giugno 2013

Il corpo delle donne in tv

LORELLA ZANARDO (1957): sceneggiatrice, docente, consulente organizzativa in tematiche femminili.
Consulente organizzativa, formatrice e docente. Scrive e si occupa di tematiche inerenti il femminile. Fa parte del Comitato Direttivo di WIN, organizzazione internazionale di donne professioniste con sede ad Oslo (www.winconference.net), è speaker apprezzata in convegni internazionali di donne, dove tratta il tema della conciliazione sostenibile tra vita privata e professionale.


“IL CORPO DELLE DONNE è il titolo del nostro documentario di 25′ sull’uso del corpo della donna in tv. Siamo partiti da un’urgenza. La constatazione che le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e che siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante. La perdita ci è parsa enorme: la cancellazione dell’identità delle donne sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti ma senza che vi sia un’adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime. Da qui si è fatta strada l’idea di selezionare le immagini televisive che avessero in comune l’utilizzo manipolatorio del corpo delle donne per raccontare quanto sta avvenendo non solo a chi non guarda mai la tv ma specialmente a chi la guarda ma “non vede”. L’obbiettivo è interrogarci e interrogare sulle ragioni di questa cancellazione, un vero
pogrom” di cui siamo tutti spettatori silenziosi. Il lavoro ha poi dato particolare risalto alla cancellazione dei volti adulti in tv, al ricorso alla chirurgia estetica per cancellare qualsiasi segno di passaggio del tempo e alle conseguenze sociali di questa rimozione”.
"Il Corpo delle Donne" (2009) di Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi, Cesare Cantù con Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi http://www.youtube.com/watch?v=EBcLjf4tD4E

Dice Lorella sull’uso/abuso del corpo femminile tra i media vecchi e nuovi: «C’è una sorta di cortocircuito tra televisione e Rete, proprio sulla tematica del corpo delle donne. Tutto quello che passa in televisione giornalmente e che riguarda le donne lo ritroviamo quasi immediatamente su Youtube tagliato con modalità quasi da entomologo – cioè vengono sezionate le parti di trasmissioni che riguardano belle ragazze: e ci sono quindi centinaia e centinaia di minuti dove vengono riproposti in modo ossessivo, per esempio, parti del corpo della tale soubrette o presentatrice. Non è colpa di un media piuttosto che di un altro, della televisione o del web: citando una considerazione di Marina Terragni “sembra quasi che la carne non basti più”. Sembra quasi, insomma, che il corpo reale non basti più e sia necessario sempre più cibarsi di immagini». 
Ma questo lato voyeuristico non è il solo né il predominante quanto alle tematiche al femminile, che invece consente la costruzione di reti e l’attivazione di contatti e scambi: «Ovviamente prevalgono gli aspetti positivi di Internet: nel nostro caso la capacità di costruire reti al femminile. Grazie alle possibilità connettive del web, è stato possibile organizzare convegni e incontri in cui parlare e confrontarsi di tematiche al femminile, coinvolgendo persone da tutto il mondo – e continuando a confrontarsi anche durante tutto l’anno, attraverso il sito, le mail, skype ecc».

CHE DIRE?
(23 Febbraio 2011 da www.ilcorpodelledonne.it)

“Abbiamo presentato il nostro lavoro in Commissione di Vigilanza RAI, la nostra denuncia sulla rappresentazione delle donne e degli uomini nei media continua: 3 milioni e mezzo di persone hanno visto il video, il blog e FB portano avanti una importante opera di innalzamento del livello di consapevolezza, centinaia d interventi tra scuole associazioni regioni e comuni ci tengono vicini alle persone. Chiedetevi perché quelli che si dovevano occupare di media, di critica dei media, di media e giovani, non hanno mai fatto NULLA, ripetiamo NULLA di quanto abbiamo attuato noi in meno di 2 anni.
Fuggite a gambe levate da questa non cultura baronale: tenetevi il cervello aperto a stimoli esterni, anche stranieri. E imparate da subito che il denaro serve, eccome, ma esserne schiavi conduce alla morte dell'anima.
Che dirvi? Mi sono chiesta dopo l'incontro di ieri in Commissione di Vigilanza. Cosa vi racconto? I fatti o le mie impressioni?

C'era l'On. Zavoli con due suoi competenti collaboratori, due senatori del PD, uno del PDL, due rappresentanti RAI e il dott. Marano vicedirettore RAI. Ho introdotto il nostro lavoro, ho portato fatti, numeri e possibilità di collaborazione. Abbiamo visto il video. Di base non è stato detto nulla, proprio nulla. Né una critica feroce nei nostri confronti, né una prospettiva futura. Poi sono andati tutti a votare.
L'On. Zavoli ci ha fatto i complimenti per il nostro lavoro.
Credo non ne sortirà nulla. La mia impressione è che non gli interessasse per niente. La mia impressione ora più lucida dopo due anni di frequentazioni "romane" è che oramai ci siano irrimediabilmente due modi:
- quello reale formato dalla società civile,
- e quello della politica che è come un reality dove tutto accade dentro ad un contesto chiuso, non collegato alla realtà. 
Aggiungo una considerazione come donna che per molti anni si è occupata di gestire organizzazioni: "l'Azienda Italia" così gestita è fallimentare: la chiusura agli stimoli che provengono dalla società civile è totale. Non mi riferisco solo al nostro progetto bensì a tutto ciò che sta avvenendo fuori, nel Paese.
Che fare? Ammetto che l'incontro di ieri ha spaventato anche un osso duro come mi ritengo di essere. Cosa facciamo? Cosa faccio? Mi rinchiudo nel privato come la maggioranza degli italiani?
Un'amica ieri commentando la vergognosa azione di Marcegaglia di cui parleremo a breve, mi diceva: "occorre portare i figli fuori da qui, occorre andare via farli crescere fuori". Ammetto che ci ho pensato. Ammetto che ho paura che non ci siano soluzioni. Ma quando non ci sono soluzioni, io mi spavento. Perché sono una donna del fare che necessita di obbiettivi e poi lavora come un mulo.

Ci vorrebbe la politica. Ci vorrebbe qualcuno con cui unirsi, di cui avere stima. Ci vorrebbe la politica, vera. Non c'è. I partiti, non ci fidiamo, vero? Qualcuno, ogni tanto si affaccia... ma...
Alcuni mi dicono: "stai fuori dai partiti, la tua forza è essere fuori dai partiti..."
Ma non basterà, ci vuole una forza immensa a combattere quello che abbiamo lasciato che si incancrenisse per 30 anni.
E devo scrivere qui, con i ragazzini che mi leggono. Non è giusto, non è giusto.

Allora dico così: vale la pena di combattere, vale la pena di impegnarsi a mandarli via, a casa. Noi adulti facciamo questo. Poi ragazzi e ragazze il nuovo ce lo direte voi, che noi di idee non ne abbiamo veramente. Voi le avrete, ne sono certissima, potrei morire per questa certezza.
Agli adulti e alle adulte qui però devo, proprio devo essere dura: se venite su questo blog, non basterà più leggere da casa il post e commentare. Bisogna che vi impegnate fisicamente concretamente. C'è bisogno di scelte, anche dure. E di accettare il dissenso di molti, e a questo noi donne non siamo preparate.

MERCOLEDI 2 MARZO 2011 PRESENTIAMO IL DOCUMENTARIO “Il corpo delle donne”al PARLAMENTO EUROPEO.

Se volete venire, ci sono voli low cost per Bruxelles, io sarei felice, gioiosa di farvi partecipe di questa battaglia per i diritti civili. Il giorno dopo Bruxelles saremo ancora nelle scuole. A dimostrazione che è sul territorio che il cambiamento si attuerà. Creiamo ponti tra le istituzioni, la vita, il web.
Benigni a Sanremo è stato bravo e ci ha commosso. Che un ritrovato orgoglio di essere italiane e italiani non si esaurisca davanti ad uno schermo tv”.

“Nuovi occhi per la Tv”- Corso di formazione info@ilcorpodelledonne.net

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